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Il 6 ottobre è un anniversario tragico per la Thailandia, nel 1976 venne repressa nel sangue la rivolta degli studenti universitari e il Sanam Luang, si coloro' del sangue di morti e feriti.
Credit Baphoboy |
Ora pero' il 6 ottobre sarà ricordato per la più crudele e grave strage di civili compiuta non per motivi politici ma a causa della mente devastata di un uomo. Per chi non fosse a conoscenza dei fatti riassumo che un ex poliziotto, Panya Kamrab, sotto processo per detenzione di amfetamine, uscito dal tribunale ha fatto irruzione in un asilo nido. Ha prima ucciso alcuni insegnanti che stavano mangiando fuori dalla scuola. Poi è entrato nel dormitorio e con una sorta di machete ha ucciso i 23 bambini che stavano dormendo. Uscito dalla scuola ha preso l'auto con cui ha investito diverse persone, mentre continuava a sparare dal finestrino. Infine è arrivato a casa sua e qui ha ucciso la moglie, il figlio e si è sparato. In totale 37 morti, di cui come scritto sopra, 23 bambini dell'asilo, a cui va aggiunto il figlio: 24 in totale. Il fatto è accaduto nel nord della Thailandia, nella provincia di Nong Bua Lamphu, nel sottodistretto di Uthai Sawan. Sawan significa paradiso in thai, ma da ora in poi nessuno potrà più associare quel luogo con la sede dell'armonia assoluta e della pace. Sono andata a cercarlo su Google Maps, davvero un villaggio di quattro case e un forno, due strade e nulla più. Un paese che in pochi minuti ha praticamente perso tutti i suoi figli più piccoli. La strage degli innocenti. L'autore, Panya Kamrab, che è il 38° morto, era in preda ad un delirio provocato dall'abuso di amfetamine. Le famiglie si sono trovate improvvisamente in questo incubo di terrore e dolore senza fine, reagendo con la compostezza e la dignità imposte dalla cultura locale. Dall'altro lato abbiamo assistito alla sguaiatezza delle istituzioni di governo. La gravità dell'evento ha fatto sì che dopo 24 ore le più alte autorità del paese siano arrivate in questa località sperduta del nord est. Abbiamo assistito quindi ad una scena criminis addobbata con un lungo tappeto rosso per accogliere la coppia reale e il capo di governo.
Infine la scena più trash e macabra. Nell'immediato il governo ha stanziato una cifra di risarcimento per le famiglie delle vittime. Così si è pensato bene di mettere in mano ai genitori straziati dei grandi cartelli bianchi con scritta in rosso la cifra ricevuta.
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La coppia reale è stata omaggiata dai famigliari prostrati a terra.
Fin da subito la polizia ha messo le mani avanti, fieri di aver sospeso dal servizio l'assassino fin da giugno 2021. Precisando che la pistola che aveva utilizzato non era quella di ordinanza perchè quella aveva dovuto riconsegnarla. Pero' non hanno fornito spiegazioni circa il fatto che avesse una pistola, legalmente acquistata e detenuta. Panya Kamrab, era quella che suol dirsi una testa calda. Dopo una rapida carriera nella polizia di Bangkok, a causa di alcuni comportamenti aggressivi e di insubordinazione, è stato trasferito a Nong Bua Lamphu. In pratica hanno compreso che fosse una mina vagante e anzichè destinarlo a ruoli di ufficio lo hanno inviato in una località remota, dove potrà fare danni ma lontano dalla capitale.
Ultima immagine del potere è il ministro degli interni che propone di consegnare armi al personale scolastico. Mentre il paese chiede di rivedere i termini dell'arruolamento nelle forze dell'ordine, un maggior controllo sulla diffusione delle armi e una seria politica per il recupero e la riabilitazione dei tossicodipendenti. Ma le istituzioni di governo hanno interesse solo a difendere se stesse e i propri spazi di potere, incapaci di mettersi al servizio del popolo come dovrebbe essere nelle democrazie. Istituzioni che non conoscono l'innocenza e che non sono in grado di difendere gli innocenti.
Nella giornata di oggi, sabato 8 ottobre, si sono svolti i funerali delle vittime in tre templi di Uthai Sawan. Nessun tempio ha voluto accogliere il corpo di Panya Kamrab, la famiglia ha dovuto rivolgersi ad un tempio di Udon Thani.
6 October is a tragic anniversary for Thailand, in 1976 the university students' uprising was bloodily suppressed and the Sanam Luang, the blood of the dead and wounded, was drawn.
(ENGLISH VERSION)
Now, however, 6 October will be remembered for the cruellest and worst massacre of civilians carried out not for political reasons but because of one man's devastated mind. For those unfamiliar with the facts I summarise that a former policeman, Panya Kamrab, on trial for possession of amphetamines, came out of court and broke into a kindergarten. He first killed some teachers who were eating outside the school. Then he entered the dormitory and with a kind of machete killed the 23 children who were sleeping. After leaving the school he took the car with which he ran over several people, while continuing to shoot from the window. Finally he arrived at his home and here he killed his wife and son and shot himself. A total of 37 people died, of whom, as written above, 23 were kindergarten children, to which the son should be added: 24 in total. The incident happened in northern Thailand, in the province of Nong Bua Lamphu, in the sub-district of Uthai Sawan. Sawan means paradise in Thai, but from now on no one will be able to associate that place with the seat of absolute harmony and peace. I went and looked it up on Google Maps, really a village of four houses and a bakery, two roads and nothing more. A village that has practically lost all its youngest children in a matter of minutes. The massacre of the innocents. The perpetrator, Panya Kamrab, who is the 38th dead, was in the grip of a delirium caused by amphetamine abuse. The families suddenly found themselves in this nightmare of endless terror and pain, reacting with the composure and dignity imposed by the local culture. On the other hand, we witnessed the complacency of the governing institutions. The gravity of the event meant that after 24 hours, the highest authorities of the country arrived in this remote location in the North East. We then witnessed a criminis scene decked out with a long red carpet to welcome the royal couple and the head of government.
Finally, the most trashy and macabre scene. In the immediate aftermath, the government allocated a compensation sum for the families of the victims. So it was thoughtfully placed in the hands of the heartbroken parents large white placards with the amount received written in red.
The royal couple was paid tribute by family members prostrate on the ground.
Right from the start the police put their hands up, proud to have suspended the murderer from duty until June 2021. Specifying that the gun he had used was not his service pistol because he had had to hand it in. They gave no explanation, however, as to why he had a gun, legally bought and held. Panya Kamrab, was what is known as a hothead. After a quick career in the Bangkok police, due to some aggressive and insubordinate behaviour, he was transferred to Nong Bua Lamphu. They basically realised that he was a loose cannon and instead of assigning him to office roles, they sent him to a remote location where he can do damage but far from the capital.
The latest image of power is the interior minister proposing to hand over weapons to school staff. At the same time, the country is calling for a review of the terms of enrolment in the police force, greater control over the spread of weapons, and a serious policy for the recovery and rehabilitation of drug addicts. But government institutions are only interested in defending themselves and their own spaces of power, unable to serve the people as they should be in democracies. Institutions that do not know innocence and are unable to defend the innocent.
Today, Saturday 8 October, the funerals of the victims were held in three temples in Uthai Sawan. No temple wanted to receive the body of Panya Kamrab, the family had to turn to a temple in Udon Thani.