giovedì 16 gennaio 2025

INCONTRARE UNA MEDIUM A CHIANG MAI - MEET A MEDIUM IN CHIANG MAI

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Chiang Mai è una città davvero affascinante, il tessuto urbano è costellato da innumerevoli templi, la cui architettura è a volte influenzata dalle culture kmher, birmane e dalla civiltà lanna del cui regno Chiang Mai era la capitale. In città si possono sperimentare concretamente attività spirituali che sono retaggio della religiosità che ha preceduto la diffusione del buddhismo. Tra le tradizioni più affascinanti della città ci sono le pratiche di medium, che rappresentano un aspetto importante della spiritualità locale. Il numero di medium è molto elevato, si tratta quasi esclusivamente di donne, che spesso vengono possedute da uno spirito maschile, la trasmissione di tali capacità medianiche è poi appannaggio delle figlie femmine. D'altra parte la civiltà Lanna era di tipo matrilineare. Le medium oltre a praticare attività di tipo divinatorio, terapeutico, diagnostico, ecc... creano veri e propri centri di aggregazione, dove la gente del quartiere si riunisce per pregare ma anche per rendere merito e fare beneficenza. Dopo undici anni di vita a Chiang Mai il 30 dicembre ho avuto l'opportunità, per la prima volta, di visitare uno di questi centri e di assistere in parte all'attività della medium che vi opera da molti anni. Non posso fornire dettagli circa l'ubicazione del centro e il nominativo della signora in quanto non ama la pubblicità e non permette neanche che si scattino delle foto. La signora ogni sera dalle 20:00 in poi celebra un rito di preghiere, nel corso del quale viene posseduta da uno spirito del luogo. Quindi seduta su uno scranno di cuscini, ricoperti con tessuto animalier, ad un livello più elevato rispetto ai fedeli che le chiedono udienza, riceve chiunque si presenti al suo cospetto, con atteggiamento bonario, spesso sorridente, dispensando consigli, eseguendo riti di benedizione di molteplici oggetti, candele, incensi, oli, ecc... La benedizione consiste nel soffiare su di essi, trasmettendo in questo modo probabilmente l'energia dello spirito che la possiede. Io sono arrivata in tempo solo per assistere alla seconda parte, quando riceve i fedeli, non so quindi le modalità in cui avviene la possessione. La signora di una età probabilmente tra i 70 gli 80 anni, indossa casacca e pantaloni bianchi, con uno scialle, capelli cotonati viola, da cui si intravede una ricrescita notevole e occhiali da vista scuri, questa degli occhiali scuri pare sia una caratteristica immancabile di tutte le medium di Chiang Mai. Alla sua destra in basso è seduta la figlia, che probabilmente erediterà il ruolo della madre entro il 2025. La ragazza ha la funzione di tradurre e anche di assistere la madre. Alla sinistra sempre in basso è seduta un'altra ragazza, che per lo più si occupa di passare alla medium gli oggetti su cui soffiare, e di eseguire alcune terapie. L'ho vista soffiare più volte da distanza molto ravvicinata del fumo che aspirava da una sorta scivolo in bambù sul viso di un signore, che immediatamente tossiva, non saprei che tipo di erba stesse utilizzando nè per quale tipo di malanno. Questa stessa assistente ha il compito di tradurre nel calendario buddista le date di nascita nei casi in cui vengano fornite secondo il calendario cristiano. Di solito il fedele si avvicina in ginocchio, appoggiando la testa sulle gambe della medium esegue il wai di saluto. La signora accoglie ogni devoto sorridendo e appoggiando entrambe le mani sulle spalle, quindi con un piccolo strumento appuntito, con un manico di legno, scrive senza inchiostro, delle formule di augurio sulla sua testa e sul palmo delle sue mani. Poi il devoto può sedersi e riferire il motivo per cui è lì, di cosa abbia bisogno. Come sempre quando si fa dell'osservazione partecipante si cerca di mantenere un minimo di distanza e allo stesso tempo mostrare un certo  livello di partecipazione a quanto si sta assistendo. Prima di presentarmi ho lasciato andare avanti le amiche che mi avevano condotto lì. Quando è arrivato il mio turno la medium mi ha accolto con i gesti rituali che ho descritto in precedenza e poi ha affermato che sono una persona che ha cuore le persone e molto sensibile. Per un attimo ho pensato che davvero fosse molto dotata di quel carisma che i cristiani chiamano capacità della lettura delle anime. Però subito dopo la signora ha aggiunto che mi arrabbio con facilità...chi mi conosce sa bene che questo non è affatto un tratto della mia personalità e che sono davvero lenta all'ira. Purtroppo questo errore ha fatto sì che ho immediatamente perso l'entusiasmo con cui avevo accolto le prime due affermazioni. Essendo comunque di fronte ad una vera medium ho pensato che comunque valesse la pena chiedere un suo consiglio o meglio di chiederlo allo spirito che la possedeva. Così ho chiesto che se dovessi seguire qualche pratica spirituale per migliorare il mio stato di salute, visto che negli ultimi anni sono insorti diversi acciacchi e che da sempre soffro di pressione alta. Appena la figlia termina di tradurre la medium abbozza un sorriso e mostrando la mano con tre dita tese afferma che lei prende tre pasticche al giorno per la pressione. Al che rilancio che io di pasticche ne prendo nove al giorno perchè ho anche problemi di cuore. Poi la signora rientra nel suo ruolo e mi dice di non preoccuparmi, perchè da marzo sicuramente la mia salute migliorerà. Chiede poi come sia il mio sonno e se abbia problemi a dormire. Sempre tramite la figlia rispondo che negli ultimi mesi sto dormendo molto meglio, e che in passato dormire bene sia stato sempre un problema per me a causa dei continui risvegli. Di nuovo la signora fa il tre con la mano e afferma che anche lei ha problemi di insonnia e per questo prende tre pasticche ogni notte per dormire. Io balbetto con il mio povero stupito inglese che non ho mai preso farmaci per dormire... A questo punto la medium decide di farmi una raccomandazione e mi suggerisce di fare attenzione alle cadute. Ridendo le rispondo che in questo ambito "ho già dato" tanto che ho una caviglia distrutta. Lei mi chiede se voglia fare dei massaggi, le spiego che non posso farli per via degli anticoagulanti. Alla fine insiste affinchè io accetti due boccette di olio benedetto con cui massaggiarmi la caviglia. Sorrido. Saluto e arretro verso l'uscita. Nei pressi della sala è presente una grande cassetta per le offerte, ma nessuno ha chiesto nulla, nessuno sollecita a lasciare il denaro. La cassetta ha il lato frontale trasparente, il livello non raggiunge neanche un terzo dell'altezza e la maggior parte delle banconote sono di colore verde ovvero 20 baht. Le mie amiche mi spiegano che oltre ad animare il posto come un centro di riferimento per gli abitanti della zona, la medium finanzia una scuola e attività di beneficenza di vario genere. Mi raccontano anche che di solito si radunano molte più persone e spesso vengono praticati riti di esorcismo, ma sempre con un atteggiamento sottotono e non enfatizzando teatralmente tali pratiche. Io continuo a pensare al mio colloquio con lei e di come in apparenza possa sembrare deludente. Ma poi mi assale un dubbio ovvero che la capacità di lettura delle anime sia davvero un suo carisma e avendo percepito il mio scetticismo abbia giocato un po', senza prendersi e senza prendermi troppo sul serio... Intanto aspetto marzo con ansia sperando che la sua previsione sulla mia salute sia corretta!


Chiang Mai is a truly fascinating city. The urban landscape is dotted with countless temples, the architecture of which is at times influenced by the Kmher, Burmese and Lanna cultures of whose kingdom Chiang Mai was the capital. In the city, one can concretely experience spiritual activities that are a heritage of the religiosity that preceded the spread of Buddhism. Among the city's most fascinating traditions are the practices of mediums, which represent an important aspect of local spirituality. The number of mediums is very high, they are almost exclusively women, who are often possessed by a male spirit, the transmission of such mediumistic abilities being then the prerogative of the female daughters. On the other hand, the Lanna civilisation was matrilineal. In addition to practising divinatory, therapeutic, diagnostic, etc. activities, the mediums created veritable centres of aggregation, where the people of the neighbourhood gathered to pray, but also to give credit and do charity work. After eleven years of living in Chiang Mai, on 30 December, I had the opportunity, for the first time, to visit one of these centres and partly witness the activity of the medium who has been working there for many years. I cannot give details about the location of the centre and the name of the lady as she does not like publicity and does not even allow photos to be taken. The lady conducts a prayer ritual every evening from 8 p.m. onwards, during which she  I cannot give details about the location of the centre and the name of the lady as she does not like publicity and does not even allow photos to be taken. Every evening from 8 p.m. onwards, the lady performs a prayer ritual, during which she is possessed by a local spirit.Then, seated on a cushion seat, covered with animalier fabric, at a higher level than the faithful who request an audience with her, she receives anyone who comes before her, with a good-natured attitude, often smiling, dispensing advice, performing rituals of blessing of multiple objects, candles, incense, oils, etc.The blessing consists of blowing on them, thus probably transmitting the energy of the spirit that possesses it.I only arrived in time to witness the second part, when she receives the faithful, so I do not know the manner in which the possession takes place.The lady, probably between 70 and 80 years old, is wearing a white shirt and trousers, with a shawl, purple backcombed hair, from which one can see considerable regrowth, and dark glasses, this dark glasses seems to be an unmissable characteristic of all Chiang Mai mediums.To her right below sits her daughter, who will probably inherit her mother's role by 2025.The girl has the function of translating and also assisting her mother. To the left at the bottom sits another girl, who mostly deals with passing  in charge of handing the medium the objects to blow on, and performing some therapies. I saw her blowing smoke several times from a very close distance from a sort of bamboo chute onto the face of a gentleman, who immediately coughed, I don't know what kind of herb she was using or for what kind of ailment.This same assistant has the task of translating birth dates into the Buddhist calendar in cases where they are given according to the Christian calendar.Usually the worshipper approaches on his knees, resting his head on the medium's legs and performs the wai of greeting.She greets each worshipper by smiling and resting both hands on his shoulders, then with a small pointed instrument with a wooden handle, she writes without ink, formulas of good wishes on his head and on the palms of his hands.Then the devotee can sit down and report why he is there, what he needs.As always when doing participant observation one tries to maintain a minimum of distance and at the same time show some level of participation in what one is witnessing.Before introducing myself, I let the friends who had led me there go ahead. When my turn came, the medium greeted me with the ritual gestures I described earlier and then said that I was a person who cared about people and was very sensitive.For a moment I thought that she was indeed very gifted with that charisma that Christians call soul-reading ability.But immediately afterwards she added that I get angry easily...those who know me well know that this is not at all a personality trait of mine and that I am really slow to anger.Unfortunately, this mistake meant that I immediately lost the enthusiasm with which I had greeted the first two statements.However, being in front of a real medium, I thought it worthwhile to ask her advice or rather to ask the spirit that possessed her.So I asked if I should follow some spiritual practice to improve my state of health, as several ailments have arisen in recent years and I have always suffered from high blood pressure.As soon as the daughter finishes translating, the medium sketches a smile and showing her hand with three outstretched fingers states that she takes three pills a day for her blood pressure.To which I repeat that I take nine pills a day because I also have heart problems  Then the lady gets back into her role and tells me not to worry, because from March my health will surely improve. She then asks how my sleep is and whether I have problems sleeping. 

Again through her daughter I reply that I have been sleeping much better over the last few months, and that sleeping well in the past has always been a problem for me because of the constant waking up. 

Again the lady makes three with her hand and states that she also has problems with insomnia and that is why she takes three pills every night to sleep.I stammer in my poor dumb English that I have never taken sleeping medication....At this point the medium decides to give me a recommendation and suggests that I should be careful about falling down.Laughing, I reply that in this area ‘I have already given’ so much that I have a destroyed ankle.She asks me if I want to do massages, I explain that I cannot do them because of the anticoagulants.In the end she insists that I accept two small bottles of holy oil with which to massage my ankle.I smile.I say goodbye and walk back towards the exit.Near the hall is a large offering box, but no one has asked for anything, no one is urging people to leave money. 

The box has a transparent front, the level is not even a third of the way up, and most of the banknotes are green: 20 baht.  My friends explain to me that in addition to animating the place as a hub for local residents, the medium funds a school and various charitable activities. They also tell me that many more people usually gather and exorcism rites are often practised, but always with a subdued attitude and not theatrically emphasising such practices. 

I keep thinking about my conversation with her and how on the surface it may seem disappointing. 

But then a doubt assails me, namely that the ability to read souls is really her charisma and having sensed my scepticism she played a little, without taking herself or me too seriously... 

Meanwhile I wait anxiously for March hoping that his prediction about my health is correct!



sabato 7 dicembre 2024

KOH NGAI - VACANZA BAGNATA - WET HOLIDAY


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A fine gennaio 2024 ho avuto il Covid per la seconda volta, nulla di che grazie ai vaccini. Però nelle settimane successive mi sentivo sopraffatta dalla nebbia mentale e incapace di vedere oltre il momento presente. Per superare quella sensazione spiacevole un giorno ho aperto Google maps e mi sono concentrata sulle isole più piccole del mar delle Andamane fino a trovare koh Ngai. Assolutamente perfetta per me, minuscola, senza strade, solo pochi resort, mare splendido, praticamente sulla barriera corallina. Prenotare la mia settimana di vacanza come ogni anno a fine novembre è stata un'ottima terapia, sapere di avere un programma da organizzare, voli da prenotare, informazioni da ricercare, e tutto il contorno organizzativo finalmente mi obbligavano a fermare il pensiero su qualcosa di concreto e piacevole. Il 23 novembre si parte, ma il 22 non vuoi dare uno sguardo alle previsioni? ...e niente per tutta la settimana nuvole, pioggia, ancora più nuvole, tuoni e fulmini... In ogni caso si parte, sabato 23 con il primo volo del mattino per Krabi, volo perfetto con AirAsia. In aeroporto mi incontro con Valentina amica e compagna ideale di diverse vacanze precedenti. Tramite il resort avevamo prenotato il trasferimento in van fino al molo di Pak Men e da qui la longtail privata. La traversata dovrebbe durare una quarantina di minuti, in realtà impiegheremo almeno un'ora, il mare è abbastanza mosso e i due barcaroli sembrano a tratti avere difficoltà a tenere il timone. Ovviamente il cielo è completamente coperto, ma non piove. Il resort dove ho prenotato è il  Koh Ngai Resort, direttamente sul molo, con spiaggia privata e alle spalle la foresta.

L'hotel è un po' datato ma pulito, le stanze sono tutte con balcone ma senza troppi accessori. Un avviso importante: non dimenticate di esporre il cartello con la richiesta di fare le pulizie, altrimenti vi ritroverete con la stanza non pulita come è successo a noi il primo giorno. Le attività da fare sono ovviamente legate al mare, nuotare, snorkelling, kayak, tutte le attrezzature sono messe a disposizione dal resort incluse nel prezzo. Ma se piove e il mare è mosso, non rimane che nuotare un po' in mare e poi in piscina. In quei giorni a causa delle condizioni del mare sono state sospese anche tutte le escursioni alle altre isole, aspiravo a vedere la famosa grotta di smeraldo a koh Muk. La situazone meteo riguarda tutta la zona, e le province del sud stanno subendo alluvioni pesanti, così scarto l'idea di cambiare programma, mentre Valentina decide di partire il martedì in direzione Bali. Sicuramente è stata una settimana di assoluto relax, grandi dormite, nuotate e passegiate in acqua. Il sabato è uscito il sole, ma non troppo a lungo, finalmente faccio snorkelling e nuoto tra i coralli e tutta la fauna multicolore dei tanti pesci che si avvicinano senza timore. La vicinanza della foresta fa sì che oltre che nel mare anche sulla terra ci sia una fauna interessante ricca di buceri, aironi neri e altri minuscoli e colorati uccelini di cui non conosco il nome.


Dal resort si può raggiungere la spiaggia di fianco tramite un sentiero sulla roccia che ho evitato essendo molto scivoloso, preferendo arrivare a nuoto. Una coppia danese conosciuta durante la traversata di ritorno ha utilizzato il sentiero incontrando un grosso varano, mi raccontano di esserne stati spaventati ma per fortuna questi animali sono mostruosi quanto timidi e non hanno avuto problemi.

La domenica mattina al risveglio c'è un sole splendido e il cielo è pulito, l'isola si mostra con colori mai visti nei giorni precedenti. Nella longtail condivisa che raccoglie i turisti dei vari resort abbiamo tutti delle facce tra il deluso e l'incazzato. Io sto già programmando di tornare, scegliendo un altro periodo per le mie ferie e come sempre evitando la luna piena quando a causa delle basse maree il mare non è fruibile...

[ENGLISH VERSION]


At the end of January 2024 I had Covid for the second time, no big deal thanks to the vaccines. However, in the following weeks I felt overwhelmed by mental fog and unable to see beyond the present moment. To overcome that unpleasant feeling one day I opened Google maps and focused on the smaller islands of the Andaman Sea until I found Koh Ngai. Absolutely perfect for me, tiny, no roads, only a few resorts, beautiful sea, practically on the reef. Booking my week's holiday as I do every year at the end of November was an excellent therapy, knowing that I had a programme to organise, flights to book, information to research, and all the organisational surroundings finally forced me to refocus my thoughts on something concrete and enjoyable. On 23 November I leave, but on the 22nd don't you want to have a look at the forecast? ...and nothing for the whole week clouds, rain, even more clouds, thunder and lightning... In any case we leave, on Saturday 23, with the first flight in the morning for Krabi, a perfect flight with AirAsia. At the airport I meet Valentina my friend and ideal companion of several previous holidays. Through the resort we had booked the van transfer to Pak Men pier and from there the private longtail. The crossing should take about forty minutes, in reality it will take at least an hour, the sea is quite rough and the two boatmen seem to have difficulty holding the rudder at times. Obviously the sky is completely overcast, but it's not raining. The resort where I have booked is the Koh Ngai Resort, directly on the jetty, with a private beach and the forest behind. The hotel is a bit dated but clean, the rooms are all with balconies but without too many accessories. An important warning: don't forget to put up the sign asking for cleaning, otherwise you will end up with an unclean room as happened to us on the first day. Activities to do are obviously sea-related, swimming, snorkelling, kayaking, all equipment is provided by the resort included in the price. But if it rains and the sea is rough, all that remains is to swim a little in the sea and then in the pool. On those days, all excursions to the other islands were also suspended due to the sea conditions, I aspired to see the famous emerald cave in Koh Muk. The weather situation affects the whole area, and the southern provinces are suffering heavy flooding, so I discard the idea of changing plans, while Valentina decides to leave on Tuesday in the direction of Bali. It was definitely a week of absolute relaxation, great sleeping, swimming and walking in the water. On Saturday the sun came out, but not for too long, I finally snorkel and swim among the corals and all the fauna of the many fish that approach without fear. The proximity of the forest means that there is interesting fauna not only in the sea but also on land, with hornbills, black herons and other tiny, colourful birds whose names I do not know. From the resort you can reach the adjacent beach via a path on the rock which I avoided as it is very slippery, preferring to swim. A Danish couple I met on the return journey used the path and encountered a large monitor lizard, they tell me they were frightened by it but fortunately these animals are as monstrous as they are shy and had no problems. On Sunday morning when I woke up there was splendid sunshine and the sky was clear, the island showed colours never seen in the previous days. In the shared longtail that gathers tourists from the various resorts we all have faces between disappointed and pissed off. I am already planning to return, choosing another period for my holiday and as always avoiding the full moon when due to low tides the sea is not usable...


domenica 22 settembre 2024

GITA A LAMPHUN: INCONTRO CON INSON WONGSAM - TRIP TO LAMPHUN: MEETING WITH INSON WONGSAM

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Domenica 15 settembre ho preso parte ad un tour a Lamphun organizzato dalla Lifelong Learning Payap University. Si è trattata di una gita davvero interessante e ricca di spunti tanto che le dedicherò due post.

In primo luogo voglio raccontarvi l'incontro con Inson Wongsam, artista nazionale thailandese, ora novantenne ma ancora in attività.  Il titolo di artista nazionale viene assegnato ogni anno dall'Ufficio della Commissione nazionale per la cultura della Thailandia, che riconosce importanti artisti thailandesi nell'area del patrimonio culturale immateriale come letteratura, belle arti, arti visive, arti applicate e arti dello spettacolo. 


L'incontro è presso la residenza museo Dhamma Park and Gallery a Lamphun, una sorta di parco costellato dalle sue sculture e da vari ambienti in cui sono esposte le sue opere.


L'appuntamento è presso la caffetteria e appena siamo entrati a colpirmi è una bellissima lambretta, decorata dall'artista, con vicino un pannello esplicativo. L'installazione ha lo scopo di celebrare il sessantesimo anniversario di uno straordinario viaggio che Inson intraprese a bordo di un antenato di questo scooter, partendo da Bangkok diretto a Firenze, attraversando paesi come il Pakistan e l'Afghanistan.

Il giovane artista voleva vedere con i suoi occhi i luoghi di origine del suo maestro Silpa Bhirasri la cui nazionalità di origine era italiana ovvero Corrado Feroci a cui ho già dedicato un post. 

Inson Wongsam è stato allievo di Feroci per molti anni e, come da lui affermato, deve tutto al grande maestro. In uno degli spazi espositivi è presente una scultura della testa del grande toscano, con fiori freschi ed incenso, ad indicare che l'omaggio è sicuramente rinnovato quotidianamente. 


Personalmente sono attratta dall'arte moderna e contemporanea ma so di non essere affatto esperta della materia. Sicuramente è stato emozionante trovarsi davanti ad un personaggio con una tale biografia. Quel viaggio infinito intrapreso nel 1963 non solo ha attraversato paesi come Afganistan, India, Pakistan, Turchia, Grecia e Italia, ma ha creato ovviamente un processo di conoscenze reciproche. Inson nel corso del viaggio continuava a produrre disegni e a venderli, arrivò a Firenze un anno e mezzo dopo la sua partenza, rimase qui tre mesi e poi si trasferì in Francia dove operò per tre anni. Dalla Francia poi intraprese il trasferimento a New York dove arrivò con un solo dollaro in tasca che evidentemente riuscì a spendere bene perchè rimase negli Stati Uniti otto anni. Una volta tornato in Thailandia si stabilì nei boschi nei pressi di Lamphun dove piantò un milione di piante di peperoncino per ricavarne un milione di baht. Ma la siccità di quell'anno fece morire tutte le piante, così Inson comprese che il suo destino era continuare a fare l'artista e non il coltivatore. 

E meno male perchè ancora oggi egli produce quadri ogni giorno, oltre agli schizzi per le sculture che vengono realizzate dai suoi collaboratori.


La filosofia di lavoro e di vita di Wongsam è ancora oggi la stessa: non smettere mai di evolversi ma  sempre fedele all'astrattismo. Come già scritto sopra non ho le competenze per una trattazione delle sue opere ma credo che anche la sua stessa vita sia di fatto arte, che si forma tramite la conoscenza, il viaggio, l'apertura ad altre culture e infine il rientro e la restituzione al suo luogo di origine. Inson Wongsam vive nei pressi di Lamphun e il Dharma Park and Inson Wongsam Art Gallery è aperto al pubblico. Nel parco ha collocato alcune sculture che aveva realizzato cinquanta anni fa per un progetto visionario che ne prevedeva la collocazione sott'acqua in una mostra visitabile con attività subacquea. Lo scopo era denunciare il riscaldamento climatico ma il progetto fu considerato irrealizzabile. 


In conclusione desidero ringraziare LIFELONG LEARNING PAYAP per l'iniziativa e invito a visitare il loro sito per conoscere tutte le attività in corso.

[ENGLISH VERSION]

On Sunday 15 September, I took part in a tour to Lamphun organised by Lifelong Learning Payap University. It was such an interesting and informative trip that I will dedicate two posts to it.

First, I want to tell you about my meeting with Inson Wongsam, a Thai national artist, now in his 90s but still active.  The title of national artist is awarded annually by the Office of the National Cultural Commission of Thailand, which recognises important Thai artists in the area of intangible cultural heritage such as literature, fine arts, visual arts, applied arts and performing arts. 

The meeting is at the Dhamma Park and Gallery museum residence in Lamphun, a kind of park dotted with his sculptures and various rooms displaying his works. The meeting is at the cafeteria and as soon as we enter, what strikes me is a beautiful lambretta, decorated by the artist, with an explanatory panel next to it. The purpose of the installation is to celebrate the 60th anniversary of an extraordinary journey that Inson undertook on board an ancestor of this scooter, leaving Bangkok on his way to Florence, passing through countries such as Pakistan and Afghanistan. The young artist wanted to see with his own eyes the places of origin of his master Silpa Bhirasri whose nationality of origin was Italian, namely Corrado Feroci to whom I have already dedicated a post. 

Inson Wongsam was a pupil of Feroci's for many years and, as he says, owes everything to the great master. In one of the exhibition spaces there is a sculpture of the great Tuscan's head, with fresh flowers and incense, indicating that the homage is certainly renewed daily. 

Personally, I am attracted to modern and contemporary art, but I know that I am by no means an expert on the subject. It was certainly exciting to be in front of a character with such a biography. That endless journey he undertook in 1963 not only passed through countries like Afghanistan, India, Pakistan, Turkey, Greece and Italy, but obviously created a process of mutual acquaintances. While travelling, Inson continued to produce drawings and sell them, arrived in Florence a year and a half after his departure, stayed here three months and then moved to France where he worked for three years. From France he then moved to New York where he arrived with only one dollar in his pocket which he evidently managed to spend well because he stayed in the United States for eight years. Once back in Thailand, he settled in the woods near Lamphun where he planted a million chilli plants in order to earn a million baht. But the drought that year caused all the plants to die, so Inson realised that his destiny was to continue being an artist and not a farmer. 

And thank goodness, because to this day he still produces paintings every day, as well as sketches for the sculptures that are made by his collaborators.

Wongsam's philosophy of work and life is still the same today: never stop evolving but always faithful to abstract art. As already written above, I do not have the expertise for a discussion of his works, but I believe that his life itself is in fact art, which is formed through knowledge, travel, opening up to other cultures and finally returning to its place of origin. Inson Wongsam lives near Lamphun and the Dharma Park and Inson Wongsam Art Gallery is open to the public. In the park, he has placed some sculptures he made fifty years ago for a visionary project that involved placing them underwater in an exhibition that could be visited with underwater activities. The aim was to denounce global warming but the project was considered unfeasible.

In conclusion, I would like to thank LIFELONG LEARNING PAYAP for the initiative and invite you to visit their website to learn about all their ongoing activities.

venerdì 23 agosto 2024

CHIANG MAI HISTORY MUSEUMS TOUR

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 Il post precedente è stato dedicato ad un tour nella cultura Lanna organizzato da una eccellente guida: North's Chiang Mai. Dopo quella bellissima esperienza ho voluto fare anche il tour denominato Chiang Mai History Museums Tour e ovviamente ne è valsa davvero la pena.

North ci ha accompagnato nel percorso proposto dal museo sfruttando le diverse installazioni multimediali. La nostra guida ha raccontato con passione i diversi passaggi che hanno portato alla fondazione di Chiang Mai e del regno Lanna. Potremmo dire che non c'era una volta un re...ma ce ne erano tre! E' noto infatti che Chiang Mai fu fondata da re Mang Rai il 12 aprile del 1296, era un giovedì, e alla fondazione erano presenti il re di Sukhotai, Phaya Ruang e il re di Phayao, Phaya Ngam Muang. Non a caso la piazza principale di Chiang Mai è dedicata ai tre re, dominata dal monumento che li rappresenta tutti insieme.

Non potrei riuscire a sintetizzare tutta la storia di Chiang Mai e del regno Lanna, posso assicurarvi che il racconto che ne fa North coinvolge appieno. Quando di fronte al plastico della città vi illustrerà la mappa di Chiang Mai secondo i principi della Vastu Shastra finirete col guardare con occhi diversi le strade e le piazze che percorrerete con la prossima passeggiata. 






Infine una delle conseguenze di questo tour è stata la spinta all'acquisto del testo "Brief History of Lan Na: Northern Thailand from Past to Present" di Hans Penth, che sto leggendo con grande interesse.

[ENGLISH VERSION]

 The previous post was dedicated to a tour in the Lanna culture organised by an excellent guide: North's Chiang Mai. After that wonderful experience I also wanted to do the Chiang Mai History Museums Tour and of course it was really worth it. North took us through the museum's proposed tour using the various multimedia installations. Our guide passionately recounted the different steps that led to the founding of Chiang Mai and the Lanna kingdom. We could say that there was not once one king...but there were three! In fact, it is known that Chiang Mai was founded by King Mang Rai on 12 April 1296, it was a Thursday, and the king of Sukhotai, Phaya Ruang and the king of Phayao, Phaya Ngam Muang were present at the foundation. It is no coincidence that Chiang Mai's main square is dedicated to the three kings, dominated by the monument that represents them all together. I could not manage to summarise the entire history of Chiang Mai and the Lanna kingdom, but I can assure you that North's account of it is fully engaging. When she shows you the map of Chiang Mai according to the principles of the Vastu Shastra in front of the city model, you will end up looking at the streets and squares with different eyes on your next walk. 

Finally, one of the consequences of this tour was the urge to buy the text ‘Brief History of Lan Na: Northern Thailand from Past to Present’ by Hans Penth, which I am reading with great interest.






sabato 13 luglio 2024

Tour dei talismani Lanna - Tradizioni e credenze spirituali - Lanna Talismanic Tour - Spiritual Traditions and Beliefs

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Chiang Mai non finisce mai di sorprendere soprattutto se si hanno cuore e mente aperti e attenti per accogliere opportunità di conoscere la cultura locale. Da diverso tempo seguo su Facebook North's Chiangmai, una storica locale che periodicamente propone alcuni tour culturali per approfondire la conoscenza di aspetti particolari della capitale del regno Lanna.


Cogliendo l'occasione della visita di una collega di studi universitari insieme a suo padre e suo figlio hochiesto a North's una data extra per il suo tour intitolato
"Lanna Talismanic Tour - Spiritual Traditions and Beliefs", una occasione unica di visitare la straodinaria collezione privata del prof. Wiluck Sripasang, uno dei massimi esperti della cultura Lanna.


Lasciatemi scrivere che è stata un'esperienza eccezionale. Il professore per un paio di ore è stato a nostra completa disposizione fornendo spiegazioni dettagliate, pronto a rispondere ad ogni domanda e stabilendo un rapporto empatico con il giovane Lucas che si è dimostrato il più curioso e pronto fare tante domande.

La casa del professor Wiluck, in stile Lanna, accoglie le collezioni in varie stanze. Dapprima abbiamo incontrato il professore nel suo studio dopo le presentazioni ha chiesto ad ognuno di noi a cosa fossimo più interessati e in base alle nostre risposte abbiamo iniziato la visita dalla stanza degli amuleti. Una collezione straordinaria suddivisa in varie bacheche secondo la tipologia e lo stile. Qui sono conservati anche alcuni copricapo usati dagli sciamani, adornati con ossa di animali o zanne di tigre, su di uno vi è il teschio di una scimmia che una volta indossato permette di essere posseduto da uno spirito. Un'altra bacheca contiene alcuni talismani che in realtà sono corna di cervo deformi. Nel senso che non si utilizzano i palchi di corna normali, ma solo quelle deformi perchè contengono una particolare energia. Molto belli sono anche i talismani in avorio, alcuni molto elaborati.

Nella collezione non mancano ovviamente la serie di falli a cui vengono attribuite capacità di protezione da colpi di arma da fuoco. A molti dei talismani della tradizione Lanna viene attribuito il potere di affascinare e attrarre le persone amate. Una volta terminata la visita alla stanza dei talismani il professore ci ha condotto a visitare la collezione di stoffe e di oggetti in stoffa suddivisi per tipologie in base ai gruppi etnici di provenienza. 


La collezione appartiene alla moglie del professore che poi abbiamo incontrato brevemente. Una parte della collezione è dedicata alla principessa Dara Rasmi ultima principessa Lanna, una delle spose di Rama V.


In particolare siamo stati tutti colpiti dall'abito appartenuto alla figlia della principessa, morta all'età di tre anni. 

Un'altra stanza è dedicata alla collezione di spade e pugnali sia da cerimonia sia da combattimento. Lavorazioni particolari soprattutto per quanto riguarda i foderi, alcuni in legno, altri in avorio o argento.



L'ultima collezione è dedicata alle stoffe Yantra, che riportano disegni tradizionali normalmente riprodotti nei tatuaggi sacri. In questo caso il potere viene trasmesso dal contatto con la stoffa. La collezione prevede alcuni pezzi antichi e altri più recenti. A suggellare il clima amichevole che si è creato con il padrone di casa è stato il gesto del professore che ha regalato al giovane Lucas una delle stoffe, di grande valore, invitandolo a portarlo sempre con sè.


Come ultima sosta il professor Wiluck ci ha condotto nella stanza della cerimonia del thè ma senza fare la cerimonia. Ci ha spiegato che qui è solito fare la colazione alle cinque del mattino. Immancabile una straodinaria collezione di teiere e tazze, ma spicca anche la presenza di una grande moka per il caffè.



Prima di terminare la visita ad ognuno di noi viene regalato un talismano che rappresenta un uomo e una donna che si abbracciano simboleggiando l'amore universale. Salutato il professore abiamo raggiunto il ristorante del resort Lanna ricebarn insieme alla nostra guida North. Dopo un pranzo in vero stile Lanna prima di ripartire ci aspetta un'ultima sorpresa. North ci conduce al piano superiore dove è presente una collezione appartenente alla proprietaria del resort. Si tratta per lo più di strumenti da lavoro, ma anche di decorazioni tipiche normalmente collocate sui tetti delle case Lanna. 

Abbiamo trascorso alcune ore immersi nella cultura che ha caratterizzato la vita, la storia, l'arte di questa zona e che ancora è presente e viva nella Chiang Mai moderna.

Consiglio davvero questo tour organizzato da North, vi invito anche a seguire la sua pagina per conoscere gli altri tour a cui mi propongo anche io di partecipare.

[ENGLISH VERSION]


Chiang Mai never ceases to amaze, especially if one has an open heart and mind to welcome opportunities to learn about the local culture. For some time now I have been following on Facebook North's Chiangmai, a local historian who periodically offers cultural tours to learn more about particular aspects of the capital of the Lanna kingdom. Taking the opportunity of a visit by a fellow university student together with her father and son, I asked North's for an extra date on its tour entitled 'Lanna Talismanic Tour - Spiritual Traditions and Beliefs', a unique opportunity to visit the extraordinarily rich private collection of Prof. Wiluck Sripasang, one of the foremost experts on Lanna culture. Let me write that it was an exceptional experience. For a couple of hours, the professor was at our complete disposal, providing detailed explanations, ready to answer every question and establishing an empathetic relationship with young Lucas, who proved to be the most curious and ready to ask many questions. Professor Wiluck's Lanna-style house houses the collections in various rooms.

First we met the professor in his study after introductions he asked each of us what we were most interested in and based on our answers we started the tour from the amulet room. An extraordinary collection divided into various showcases according to type and style. Some headdresses used by shamans are also kept here, adorned with anmali bones or tiger tusks; on one is the skull of a monkey that when worn allows one to be possessed by a spirit. Another display case contains some talismans that are actually deformed deer antlers. In the sense that normal antlers are not used, but only deformed ones because they contain a special energy. Also very beautiful are the ivory talismans, some very elaborate. There is of course no shortage of phalluses in the collection, which are attributed with the ability to protect against gunfire. Many of the talismans in the Lanna tradition are attributed the power to charm and attract loved ones. Once the visit to the talisman room was over, the professor took us on a tour of the collection of textiles and cloth objects divided into types according to ethnic groups of origin. 

 The collection belongs to the professor's wife, whom we met briefly afterwards. Part of the collection is dedicated to Princess Dara Rasmi last Princess Lanna, one of the brides of Rama V. In particular, we were all struck by the dress that belonged to the princess's daughter, who died at the age of three. 

Another room is dedicated to the collection of swords and daggers for both ceremonial and combat use. Particular workmanship is evident in the scabbards, some in wood, others in ivory or silver.

The last collection is dedicated to Yantra cloths, with traditional designs normally reproduced in sacred tattoos. In this case, power is transmitted by contact with the cloth. The collection includes some antique pieces and some more recent ones. Sealing the friendly atmosphere created with the host was the professor's gesture of giving young Lucas one of the fabrics, of great value, as a present, inviting him to carry it with him at all times. As a final stop, Professor Wiluck led us to the tea ceremony room but without performing the ceremony. He explained that it is customary to have breakfast here at five in the morning. There is an extraordinarily large collection of teapots and cups, but also a large coffee mocha stands out. 

Before ending the visit, each of us is given a talisman representing a man and a woman embracing, symbolising universal love. After saying goodbye to the professor, we reached the restaurant of the Lanna ricebarn resort together with our guide North. After a lunch in true Lanna style before leaving, one last surprise awaits us. North takes us upstairs where there is a collection belonging to the owner of the resort. These are mostly work tools, but also typical decorations normally placed on the roofs of Lanna houses. 

We spent a few hours immersed in the culture that has characterised the life, history and art of this area and which is still present and alive in modern Chiang Mai.

I really recommend this tour organised by North, I also invite you to follow his page to find out about the other tours I am also planning to join.




domenica 4 giugno 2023

GIGANTI, CANNIBALI, BUFALI E SANGUE - GIANTS, CANNIBALS, BUFFALOES AND BLOOD


[SCROLL DOWN FOR ENGLISH]

Tutto inizia con una leggenda e come sempre se ne possono trovare diverse versioni, cerchiamo di darne una versione di sintesi. Quando il Buddha era ancora vivo si recò presso un villaggio di cui aveva avuto una visione notturna. Il villaggio era stato benedetto dal dio Brahma e dal dio Indra e dagli angeli che lo avevano riempito di oro e di argento. Camminando lungo le strade del villaggio Buddha però si accorse che erano praticamente vuote e chiese ad uno degli anziani cosa fosse successo. L'uomo interpellato rispose che le montagne a nord e a sud, oggi note come Doi Suthep e Doi Kham, erano abitate da due giganti, moglie e marito, che si nutrivano di esseri umani e così gli abitanti erano stati decimati. In altre versioni la coppia ha anche un figlio, quindi i giganti sarebbero stati tre. Buddha provò una grande compassione e decise di andare a parlare con i due giganti. In alcune versioni si riporta invece che i due giganti lo cercarono per mangiarselo e una volta incontratolo si lasciarono convertire. In ogni caso l'esito di questo incontro fu una trattativa finalizzata a mettere fine alla carneficina della popolazione. I giganti chiesero di poter mangiare in sostituzione una persona al mese, ma la risposta del Budda fu no, allora una all'anno ma la risposta fu ancora no. I due giganti allora pensarono di chiedere di poter mangiare due bufali all'anno. Budda non rispose nè in senso positivo nè negativo. Così i due mostri compresero che per aver accesso agli insegnamenti del Budda non avrebbero mai più dovuto nutrirsi di esseri umani. Ricevettero la benedizione di Budda, che consegnò loro i cinque precetti prima di andarsene. Da allora nel nono mese del calendario lunare viene organizzata una festa nella foresta per offrire il bufalo ai due giganti. Ad oggi la festa si svolge ai piedi del Doi Kham, in una radura facilmente accessibile in motorino o auto. Alle prime luci dell'alba viene ucciso un bufalo, che deve essere il più bello e in forma del villaggio, il più anziano tra quelli che non hanno mai montato, con un nuovo paio di corna, che non abbia mai combattuto, un bufalo d'acqua di colore nero. L'uccisione del bufalo non avviene pubblicamente.


Io sono arrivata nel sito alle sette del mattino, c'erano meno di trenta persone, il corpo dell'animale era già collocato all'interno di un recinto. La carcassa è su una pedana in legno, rivestita da teli di plastica, leggermente rialzata dal terreno. E' intera con ancora la pelle, ma squartata, in un anfora verrà versato il sangue e in due latte le interiora, lavorate e credo cucinate. Di fianco alla piattaforma è collocata una struttura dove sono appesi una sorta di ghirlanda con due grossi pezzi di carne, diversi contenitori in bambù che verranno riempiti di alcool, probabilmente un whiskey locale.

Nell'ambito del recinto sono collocate delle strutture in legno, sono dodici, su ognuna è riportata una scritta che però non riesco a comprendere. In ognuna è collocata un'offerta di frutta e cibo vario. Un anziano laico all'interno del recinto recita alcune preghiere, leggendole su una sorta di taccuino, molto consunto e che tratta con molti riguardi. Intanto la carcassa si riempie di mosche e qualche farfalla, a tratti, secondo la direzione del vento, si comincia a sentire anche un po' di odore. Nel frattempo sono arrivate molte persone. Sono praticamente l'unica farang, poi arriverà un gruppetto di giovani, una quindicina, ma andranno via in breve credo siano arrivati per sbaglio. Sotto un gazebo sono collocati dei monaci che guideranno la prima parte del rito. Poco oltre un altro gazebo ospita delle suore. A questo punto manca solo il Buddha  o meglio la sua rappresentazione pittorica. 
In distanza si iniziano a sentire i suoni del corteo che trasporta la cassa contenente il Prah Poth, un lungo stendardo in tessuto in cui è raffigurato Buddha. La cassa è trasportata a spalla, accompagnata da un lungo corteo di danzatrici e uomini e donne che si aggiungono alla folla di fedeli che nel frattempo è aumentata. Gli uomini posizionano la cassa ai piedi dell'albero più alto, accolta dai canti dei monaci, mentre un monaco anziano la benedice con acqua benedetta.












Occorrono circa venti minuti per completare le operazioni per innalzare lo stendardo. La folla rimane in silenzio, non ci sono applausi o altre manifestazioni di giubilo o devozione, solo mani giunte e "Satun, satun, satun".



















Ora non resta che attendere l'arrivo dei giganti. Il medium è all'interno di un piccolo sala, non aperto al pubblico. Le due orchestre suonano musica thailandese tradizionale, al ritmo di tamburi e cembali. Ed ecco uscire il medium in stato di trance, posseduto dallo spirito femminile di Yaa Saeh. Camicia e bandana bianche e una lunga gonna in seta con disegno tradizionale. Yaa Saeh cammina sostenuta da due aiutanti e si ferma di fronte ad ognuna delle strutture in legno, probabilmente per accogliere simbolicamente le offerte in esse contenute.

Quando si volta e cammina verso di noi ci saluta con la mano, il viso ha un'espressione dolce, non emette suoni nè articola parole.

Dopo questo giro, torna all'interno del sala. Ancora un po' di attesa e fa la sua comparsa un barcollante Pu Saeh. Si dirige verso il bufalo sostenuto dagli aiutanti, gli appendono al collo i due pezzi di carne tenuti insieme da un cordoncino e i contenitori di bambù con il liquore, sale sulla pedana e praticamente cade seduto sulla schiena del bufalo.







 Si porta alla bocca uno dei pezzi di carne e con un morso ne stacca un pezzo. Mette le mani nella ciotola contenente le interiora, ma sembra riluttante, poi apre una giara e immerge le mani nel sangue, si porta la mano a cucchiaio alle labbra e ne beve, poi si passa le mani sul volto e sulla bandana bianca.











Poi di nuovo morde la carne e ricomincia il giro. Si aiuta bevendo il liquore dai contenitori di bambù, anch'essi appesi al collo.





Poi a fatica si alza, si avvicina alla staccionata e saluta uno ad uno i presenti, ponendo una mano sulla loro testa. Quando arriva di fronte a me sembra collassare e si siede per terra, i pezzi di carne strisciano sul terreno, ma ugualmente li afferra e li morde.


Lo aiutano a rialzarsi, ma dopo un paio di passi cade di nuovo. Infine si rialza e torna verso il bufalo, si siede di nuovo a cavalcioni e ricomincia di nuovo il ciclo precedente, ma questa volta assaggia anche le interiora. A questo punto Pu Saeh chiede dell'acqua, gli aiutanti sembrano esserne sorpresi ma prontamente arriva una bottiglietta di plastica, non un contenitore di bambù.

Infine Pu Saeh si alza e sempre sorretto si reca a rendere omaggio all'immagine del Buddha, quindi ritorna al sala. I fedeli iniziano ad abbandonare il luogo, alcuni raccolgono i petali di fiori che sono stati lanciati nel momento dell'innalzamento dello stendardo.

Altri utilizzano acqua benedetta per benedirsi. Lo stand più affollato è quello che distribuisce copia in miniatura dello stendardo, non c'è scritta nessuna cifra, vedo gli altri consegnare 20 bhat e così faccio anche io. Rapidamente la folla si disperde, la maggior parte in direzione del wat doi kham e della strada principale. Non sono in grado di quantificare con precisione il numero dei presenti, ma credo almeno più di mille persone. 

Ci tenevo molto ad assistere a questo rito, ne avevo avuto notizia l'ultima volta che era stato celebrato in forma pubblica, ma non ero riuscita ad andare. Poi negli anni del covid il rito si è svolto in forma aperta solo ai rappresentanti istituzionali. E' stata una esperienza notevole, mi è già capitato in altri post di citare il lavoro dell'antropologo Pattana Kitiarsa, Beyond Syncretism: Hybridization of Popular Religion in Contemporary Thailand, in cui teorizza l'ibridizzazione dei sistemi religiosi presenti in Thailandia. Assistere a questo rituale così articolato è stato come vedere il testo del professor Pattana in tre dimensioni. Pratiche animistiche che si fondono con devozioni e riti buddisti.

[ENGLISH VERSION]

 It all starts with a legend and as always there are several versions of it, let us try to give a summary version. When the Buddha was still alive he went to a village of which he had had a night vision. The village had been blessed by the god Brahma and the god Indra and angels who had filled it with gold and silver. Walking along the village streets however Buddha noticed that they were practically empty and asked one of the elders what had happened. The man asked replied that the mountains to the north and south, now known as Doi Suthep and Doi Kham, were inhabited by two giants, husband and wife, who fed on humans and so the inhabitants had been decimated. In other versions, the couple also had a son, so there would have been three giants. Buddha felt great compassion and decided to go and talk to the two giants. Some versions report instead that the two giants sought him out to eat him and once they met him, they allowed themselves to be converted. In any case, the outcome of this meeting was a negotiation aimed at putting an end to the slaughter of the population. The giants asked if they could eat one person a month as a substitute, but the Buddha's answer was no, then one a year but the answer was still no. The two giants then thought of asking to be allowed to eat two buffaloes a year. Buddha answered neither positively nor negatively. So the two monsters realised that in order to gain access to the Buddha's teachings they would never have to feed on humans again. They received the Buddha's blessing and he gave them the five precepts before leaving. Since then, a festival has been held in the forest in the ninth month of the lunar calendar to offer the buffalo to the two giants. To this day, the festival takes place at the foot of Doi Kham, in a clearing easily accessible by moped or car. At first light, a buffalo is killed, which must be the best-looking and fittest buffalo in the village, the oldest one, with a new pair of horns, that has never fought, a black water buffalo. The killing of the buffalo does not take place publicly. I arrived at the site at seven o'clock in the morning, there were less than thirty people, the body of the animal was already placed inside an enclosure. The carcass is on a wooden platform, covered with plastic sheeting, slightly raised from the ground. It is whole with the skin still on, but quartered; in an amphora the blood is poured and in two cans the entrails, processed and I think cooked. Next to the platform is a structure where a sort of garland is hung with two large pieces of meat, several bamboo containers that will be filled with alcohol, probably a local whiskey. Within the enclosure there are wooden structures, there are twelve of them, on each one there is an inscription which I cannot understand.  In each one is placed an offering of fruit and various foods. An elderly layman inside the enclosure recites a few prayers, reading them in a sort of notebook, which is very worn and which he treats with much care. In the meantime, the carcass fills with flies and a few butterflies, at times, depending on the direction of the wind, one even begins to smell something. In the meantime, many people have arrived. I am practically the only farang, then a small group of young people arrive, about fifteen, but they leave shortly, I think they arrived by mistake. Under a gazebo are monks who will lead the first part of the ritual. A little further on another gazebo houses nuns. At this point only the Buddha, or rather his pictorial representation, is missing. In the distance one begins to hear the sounds of the procession carrying the chest containing the Prah Poth, a long cloth banner depicting Buddha. The chest is carried on the shoulders, accompanied by a long procession of dancers and men and women who join the crowd of worshippers that has meanwhile grown. The men place the chest at the foot of the tallest tree, greeted by the chants of monks, while an elderly monk blesses it with holy water. It takes about twenty minutes to complete the operations to raise the banner. The crowd remains silent, there is no applause or other expressions of jubilation or devotion, just joined hands and 'Satun, satun'. Now all that remains is to await the arrival of the giants. The medium is inside a small hall, not open to the public. The two orchestras play traditional Thai music, to the rhythm of drums and cymbals. And out comes the medium in a trance-like state, possessed by the female spirit of Yaa Saeh. White shirt and bandana and a long silk skirt with a traditional pattern. Yaa Saeh walks supported by two helpers and stops in front of each of the wooden structures, probably to symbolically receive the offerings they contain. When she turns and walks towards us she waves to us, her face has a gentle expression, she does not make sounds or articulate words. After this turn, he goes back inside the hall. Some more waiting and a staggering Pu Saeh makes his appearance. He makes his way to the buffalo supported by the helpers, hangs the two pieces of meat held together by a string and the bamboo containers with liquor around his neck, climbs onto the platform and practically falls down sitting on the buffalo's back. He brings one of the pieces of meat to his mouth and with a bite takes a piece out. He puts his hands in the bowl containing the entrails, but seems reluctant, then opens a jar and dips his hands in the blood, brings his hand to his lips and drinks from it, then runs his hands over his face and over the white bandana. Then again he bites into the flesh and starts the round again. He helps himself by drinking the liquor from the bamboo containers, which also hang around his neck.  Then with difficulty he gets up, approaches the fence and greets those present one by one, placing a hand on their heads. When he arrives in front of me he seems to collapse and sits on the ground, the pieces of meat crawl on the ground, but still he grabs them and bites them. They help him up, but after a couple of steps he falls again. Finally he gets up and goes back to the buffalo, sits back on his back and starts the previous cycle again, but this time he also tastes the entrails. At this point Pu Saeh asks for water, the helpers seem to be surprised but promptly a plastic bottle, not a bamboo container, arrives. Finally Pu Saeh gets up and, still supported, goes to pay homage to the Buddha image, then returns to the hall. The worshippers begin to leave the place, some picking up the flower petals that were thrown when the banner was raised. Others use holy water to bless themselves. The most crowded stand is the one handing out miniature copies of the banner, no figure is written on it, I see the others handing out 20 bhat and so do I. Quickly the crowd disperses, most in the direction of wat doi kham and the main street. I cannot accurately quantify the number of people present, but I think at least more than a thousand. 

I really wanted to attend this ritual, I had heard about it the last time it was celebrated in public, but I had not been able to go. Then in the covid years the rite was held in an open form only for institutional representatives. It was a remarkable experience, I have already mentioned in other posts the work of anthropologist Pattana Kitiarsa, Beyond Syncretism: Hybridization of Popular Religion in Contemporary Thailand, in which he theorises the hybridisation of religious systems in Thailand. Watching this articulated ritual was like seeing Professor Pattana's text in three dimensions. Animistic practices merging with Buddhist devotions and rituals.

INCONTRARE UNA MEDIUM A CHIANG MAI - MEET A MEDIUM IN CHIANG MAI

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